Inizia la campagna scientifica

Iniziano le campagne scientifiche a bordo della Boudeuse.

Il nostro equipaggio si arricchisce di nuovi elementi e il ventaglio delle personalità presenti a bordo mostra ormai tutti i colori del prisma delle personalità.

 

Arrivati a bordo ieri sera la prima parte dell'équipe scientifica della Boudeuse é composta da:

- Olivier Archambeau, geografo, Università di Parigi VIII
- Ariadna Burgos, botanico, Museo Nazionale di Storia Naturale, Parigi
- Adeline Soulier-Perkins, entomologa, Museo Nazionale di Storia Naturale, Parigi
- Bruno Bordenave, botanico, Museo Nazionale di Storia Naturale, Parigi
- Romain Garrouste, entomologo, Universita di Tolone
- Juan Montoya, ichtyologue, Università di Ginevra
- Tamara Fischer, ichtyologue, Université di Ginevra
- Eric Gilli, Géologue, spécialista dei rischi naturali, Università Parigi VIII

 

Il resto dell'equipaggio scientifico raggiungerà la nave l'8 febbraio:

- Marie Chenet, géografa, CNRS
- Nathalie Franceschi, biologa, Università di Bourgogne
- Jean-François Buoncristiani, géomorfologo, Università di Bourgogne.

Come previsto La Boudeuse lascerà il porto canale di Kourou (guyana Francese) per Saint Laurent du Maroni (stessa nazione, ma più a nord-ovest) dove inizieranno le spedizioni terrestri sul fiume Sparaouine, sul Massiccio Lucifero e lungo le cste della Guyane, dalle bocche del Marini al delta dell'Oyapok.

 

I soggetti di studio di questo mese di febbraio riguarderano:
- l'evidenza di inquinamento dovuto al mercurio sui fiumi amazzonici
- l'inventario della biodiversità entomologica e botanica sulla costa della Guyana
- il programma geofotografico lungo l'itinerario della nave
- la prevenzione degli tzunamis tramite alcuni studi geologici costieri e sulle isole
- l'accumulo e la capacità di captare la CO2 di alcuni tipi di piante

 

Ormai ci avviciniamo alla trentina di persone presenti a bordo e la logistica è sempre più difficile da gestire, ma - complici alcune amache che montiamo sul ponte sotto una tenda che ci protegge dalla pioggia torrenziale delle notti equatoriali - tutto l'equipaggio ha un posto per dormire.

Per i materiali è un altro paio di maniche: microscopi, vasetti e provette per le campionature, strumenti di misurazione, apparecchiature elettroniche, telecamere e macchine fotografiche oltre all'attrezzatura tecnica per le missioni: tende, amache, zaini, machetes, viveri, abbigliamento tecnico... Tutto questo prende una quantità di spazio enorme. Ma i ragazzi della Boudeuse sono specializzati nella gestione dello spazio e nella preparazione di missioni in ambienti ostili. Ne vedremo delle belle...!